Auto: Emissioni di CO2 Vicine Agli Obiettivi UE Senza Extra Costi per i Consumatori


Auto: Emissioni di CO2 Vicine Agli Obiettivi UE Senza Extra Costi per i Consumatori


È stato pubblicato nei giorni scorsi il Rapporto Europeo 2011 “How clean are Europe’s cars” (Quanto sono pulite le automobili europee) stilato dal network europeo Transport&Environment, di cui Amici della Terra, Terra! e Legambiente sono i partner italiani. Il report ci svela uno scenario abbastanza positivo, con la vendite di auto più efficienti nel 2010 rispetto al 2009, con prezzi più bassi. I valori di emissione medio di CO2 è stato di 140 grammi a km percorso, cioè il 3,7% in meno dell’anno precedente.
"L'industria dell'auto ha opposto una forte resistenza all'introduzione di obiettivi vincolanti nella legislazione europea sull'efficienza delle auto, dicendo che avrebbe portato a costi insostenibili.
A oggi, tuttavia, l'efficienza media delle auto vendute in Europa è aumentata e i prezzi di vendita in termini reali sono diminuiti. Inoltre, secondo il dossier di T&E, il trend di riduzione delle emissioni mostra che le case automobilistiche nel loro complesso riusciranno a raggiungere l’obiettivo comunitario di 130 gCO2/km per il 2015. L'Unione Europea non ha quindi alcun motivo di ascoltare le pressioni delle case automobilistiche”, commentano le tre associazioni. “Chiediamo anzi che a Bruxelles si prosegua nell'individuazione di misure stringenti ed efficaci per il taglio delle emissioni, in linea con gli obiettivi di 95 gCO2/km entro il 2020 e quelli di riduzione all'80-95% di anidride carbonica entro il 2050”.

La realtà descritta dal rapporto contrasta con quanto ci era stato detto dalle stesse case automobilistiche negli ultimi anni. Non è vero che ridurre in modo progressivo le emissioni di CO2 avrebbe portato a dei costi di produzione insostenibili; dichiarazioni rivelatesi strumentali per ottenere nuovi sussidi statali. Per dimostrare questa tesi, il rapporto “How clean are Europe’s cars” confronta i prezzi medi di vendita delle auto contro quelli ipotizzati dalla Commissione Europea, basati su dati forniti dalle stesse case produttrici. Nel 2001 era stato previsto un aumento dei prezzi medi di vendita di 2.400 €, ristimati a 1.200 € nel 2006; in realtà risulta che nel 2010 sono diminuiti del 2.5% rispetto all’anno prima e che dal 2002 ci sia stata una tendenza al ribasso di circa il 13% complessivo. Si tratta, quindi, di una riduzione annua media del 2,4% da quando gli obiettivi di efficienza vincolanti sono stati introdotti nella legislazione Europea.
Il Rapporto Europeo, basandosi sulle vendite del 2010, ha stilato anche una classifica delle case automobilistiche per media di emissioni di CO2: le più “green” sono Fiat (che conferma l'ottimo risultato raggiunto già nell'edizione passata del rapporto), Toyota e Peugeot-Citroen. Il primato vale sia come efficienza nella costruzione sia come vicinanza al raggiungimento dei target specifici fissati per il 2015. Appena sotto il podio troviamo Renault, seguita da Ford, Suzuki, Hyundai, General Motors (in Europa presente con Opel e Vauxhall), Gruppo Volkswagen (VW, Audi, Seat), Honda, Nissan, BMW, Mazda e Volvo (che per i valori assoluti risulta in testa, ai valori di abbattimento delle emissioni di CO2, di 9,3% in meno rispetto al 2009). In ultima posizione c’è la Daimler con 161 gCO2/Km.
In ultimo, un’occhiata agli Stati Membri più o meno volenterosi: Danimarca e Portogallo si sono adoperati meglio di tutti per ridurre le emissioni di CO2 (mediamente 127 gCO2/km), con -8,9% e -5% rispetto al 2009. Male, invece, per la Germania con solo -1,8% rispetto al 2009. Ricordiamo anche che questo Stato non si è mai allineato alla Direttiva Europea 1999/94/CE sulla pubblicità delle auto e l'informazione ai consumatori, tant’è che sta per introdurre una nuova etichettatura che classifica i SUV con elevate emissioni come auto efficienti, loro produzione di punta.

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