Qualità Dell'aria: Le Città Più Inquinate Del Pianeta


Qualità Dell'aria: Le Città Più Inquinate Del Pianeta

Il rapporto della OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, datato 26 settembre 2011, mostra la classifica delle città più inquinate del pianeta. L’analisi si è svolta sulla qualità dell’aria analizzando, dal 2003 al 2009, circa 1100 città, sparse in 91 paesi. Il triste primato se lo aggiudicano l’Asia e il Medio Oriente: Iran, India, Pakistan, Cina e Mongolia sono, le nazioni con il peggior livello di inquinamento dell’aria.
L’ OMS ha calcolato che ogni anno più di 2 milioni di persone muoionoper le inalazioni di PM10 che si diffonde sia in ambienti aperti che nelle abitazioni. In Italia alcune stime parlano invece di quasi 6 mila morti l'anno a causa del particolato.
Queste polveri sottili sono pericolose perché penetrano nei polmoni, raggiungendo i vasi sanguigni e causando, quindi, problemi cardiopatici, cancro ai polmoni, asma, e infezioni acute delle vie respiratorie. Dallo studio, si registrata una media annuale di 20 µg/m3 (microgrammo per metro cubo), ma alcune metropoli raggiungono e superano i 300 µg/m3.
La città con il valore di PM10 più elevato al mondo risulta essere Ahvaz, in Iran, con 372 microgrammi per metro cubo. Ahvaz, con 1.3 milioni di abitanti, riesce a raggiungere questi valori a causa della massiccia industrializzazione e dell’uso di mezzi a motore alimentati con combustibili fossili, di altissimo impatto ambientale. Al gradino successivo troviamo Ulan Bator, la capitale della Mongolia, con 279 microgrammi per metro cubo all’anno e Sanandaj, un’altra città iraniana, con 254 microgrammi per metro cubo all’anno.
Inquinamento a Shangai, China

Seguono New Delhi, Islamabad, Riyadh, Dhaka e Kuwait City. Per quanto riguarda l’Italia, Torino è la città più inquinata, con 47 microgrammi per metro cubo all’anno, seguita a poca distanza da Milano e Napoli, con 44 microgrammi per metro cubo all’anno. Ma nel resto d'Italia la situazione non è certamente migliore, visto che, secondo quanto l'Agenzia Europea per l'ambiente, tra le 30 città con la peggiore qualità dell'aria ben 17 sono italiane.
Sempre secondo l’OMS, il terribile stato dell’aria è dovuto principalmente all’industrializzazione sfrenata e all’elevato uso di combustibili fossili per i trasporti e per la produzione di energia elettrica, come per esempio il carbone. Proprio per questo i paesi emergenti risultano nelle prime posizioni, pronti a sacrificare l’ambiente e la vita per rincorrere la crescita economica e il “progresso”.
L’inquinamento, in tutte le sue forme, è un problema etico, ma anche economico perché se si investisse di più nella tutela dell’ambiente, gli stati potrebbero risparmiare nella sanità pubblica. Per fortuna alcune nazioni ci hanno già pensato: l’Australia e il Canada, con 13 microgrammi per metro cubo all’anno, l’Irlanda con 15 microgrammi per metro cubo all’anno e la Norvegia con 22 microgrammi per metro cubo all’anno, nazioni certamente agevolate dalla bassa densità demografica e da condizioni geografiche più favorevoli.
"Le soluzioni ai problemi di inquinamento dell'aria esterna sono diverse di città in città e dipendono dalla relativa importanza delle differenti fonti di inquinamento, dal livello di sviluppo e dalla geografia locale," commenta il Dott. Carlos Dora, coordinatore dell'unità interventi per gli ambienti sani del dipartimento salute pubblica e ambiente dell'Oms "Le informazioni contenute nella banca dati dell'Oms devono principalmente permettere alle città di controllare l'evoluzione dell'inquinamento atmosferico nel tempo, per scegliere degli interventi efficaci, di migliorarli e generalizzarli”.

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