Biciclette Elettriche: Sono Davvero Amiche Dell’ambiente? Ecco i Nostri Consigli


Biciclette Elettriche: Sono Davvero Amiche Dell’ambiente? Ecco i Nostri Consigli


La bicicletta elettrica o a pedalata assistita è una normale bici con in più un piccolo motore elettrico che facilita la pedalata. Le prime biciclette “motorizzate” erano dotate di un motore a scoppio, che con la diffusione dei motorini sono andate scomparendo. Ad oggi, in vendita si trovano solo le biciclette a motore elettrico o “Pedelec”: molto più silenziose delle loro progenitrici e con un’autonomia maggiore, che si aggira intorno ai 20-30 km. La legge vieta le modifiche a queste bici per evitare che diventino dei ciclomotori elettrici, nel qual caso devono seguire controlli specifici, bisogna avere una assicurazione, portare il caso, evitare le zone pedonali, ecc.
Con le bici elettriche bisogna pedalare per potersi muovere, almeno fino al raggiungimento dei 25 km all’ora, dopodiché la velocità sarà tale da ridurre al minimo la differenza di sforzo con la bici tradizionale, in particolar modo nelle salite, dove si annulla completamente anche perché i telai delle Pedalec sono generalmente più pesanti per sostenere il motore e le batterie. I modelli sono vari e per tutte le tasche, dai 300 euro fino ai 2.000 euro.
Le batterie sono al piombo o al litio e, per le prime, c’è il piccolo problema del materiale usato! Abbiamo impiegato tanto per smetterlo dalla benzina (la cosiddetta benzina rossa ndr), che certo non ce lo aspettavamo nella bici a trazione muscolare.

Per non parlare dei problemi e della sicurezza del suo corretto smaltimento. Sicuramente le batterie al piombo durano decenni, ma non è comodo per tutti staccare la pesante scatoletta e trasportarla alla presa elettrica di ricarica. Anche in considerazione del fatto che l’autonomia teorica è di circa 30 km, ma in pratica tutto dipende dal percorso, dalla pendenza, dal peso del ciclista, dal vento, dall’età stessa della batteria, ecc.
Ultimamente un miglioramento riguarda l’uso sempre più diffuso del litio, che ha maggiore autonomia (di circa 60-70 km) e maggiore leggerezza a fronte, però, di un esaurimento più a breve respiro e di un prezzo che può raggiungere anche il doppio di quelle al piombo. Alla fine, una bici di questo tipo può costare come una bici tradizionale al carbonio, con le marce e veloce.
Al momento dell’acquisto bisogna informarsi bene sulla tipologia di alimentazione, sulle sue caratteristiche, su che carica usare e suoi tempi, e sulla validità della garanzia sia per la bici che per la batteria. La prima generalmente scade dopo due anni, mentre la seconda dopo il primo anno. Nel caso duri di più è meglio capire anche in che parte, eventualmente, ci siano delle spese aggiuntive in caso di guasto.
Il nostro consiglio è, potendo scegliere, quello di acquistare biciclette elettriche dotate di batterie al litio, in quanto più rispettose dell'ambiente, anche se generalmente più costose. In proposito ricordiamo che un paio di anni fa il Ministero dell'ambiente aveva avuto la buona idea di creare un fondo per incentivare (tra le altre cose) l'acquisto di biciclette tradizionali o a pedalata assistita con un bonus del 30% sul prezzo di acquisto, fino ad un massimo di 700 euro. L'iniziativa ebbe un tale successo che l'Italia si riempì di biciclette e il fondo fu rifinanziato. Peccato che l'iniziativa non ebbe conferme negli anni successivi e oggi gli unici incentivi all'acquisto di biciclette elettriche disponibili sono quelli concessi dagli enti locali.

http://www.blogrisparmio.it/guide/biciclette-elettriche-sono-davvero-amiche-dellambiente-ecco-i-nostri-consigli.html

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